Variabili umane
Pergine Spettacolo Aperto
Martedì 11 luglio 2017 - ore 21
Una scelta di leggerezza teatrale, anti-illusionistica e spettacolare
("Il Piccolo")
progetto e regia: Marcela Serli, donna biologicamente femmina
drammaturgia: Marcela Serli e Davide Tolu, uomo transessuale (FtoM)
da un'idea di: Irene Serini , donna biologicamente femmina
Intero 12€, ridotto 9€. Acquista online
PREMIO DANTE CAPPELLETTI 2010 ALLE ARTI SCENICHE
con: Gabriele Dario Belli uomo transessuale, manager; Cesare Benedetti uomo biologicamente maschio, danzatore; Noemi Bresciani donna biologicamente femmina, danzatrice; Alessio Calciolari uomo biologicamente maschio, drag queen e danzatore; Laura Caruso transgender, formatrice aziendale; Leonario Cumbo uomo transessuale, autista privato; Nicole de Leo donna transessuale, attrice; Arianna Forzani neo donna, dirigente di azienda multinazionale; Antonia Monopoli neo donna transgender, referente sportello trans Ala Milano Onlus; Stefania Pecchini donna, ufficiale delle forze dell'ordine; Marta Pizzigallo donna, attrice; Cristina Cavalli donna biologicamente femmina, attrice; Christian Zecca uomo transessuale, videomaker
video art: Maddalena Fragnito, donna biologicamente femmina, artista visiva;
ricerca musicale: Francesca Dal Cero, donna biologicamente femmina, regista radiofonica;
consulenza ai costumi: Giada Masi, donna biologicamente femmina, costumista;
progetto grafico: Christian Tubito, uomo biologicamente maschio, strategy designer;
responsabile tecnico: Giuliana Rienzi
Uomini che si spogliano degli abiti maschili e si rivestono da donne. Racconti e frammenti di esistenza che finiscono su un palco vuoto. Vestiti a terra, sussurri e grida. Questa è la storia di un popolo offeso e della sua rivincita. Come in una tragedia greca, va in scena una lotta per la vita, che dischiude una verità rivoluzionaria e una prospettiva di felicità: siamo tutti creature in perenne fluttuazione, siamo fatti di padre e di madre, siamo potenzialmente maschi e femmine. Protagonisti sono donne e uomini in transizione verso un genere non necessariamente definito. Interpreti che traducono in parole, in danza e in canto la propria diversità, con uno sguardo multiplo e non conforme sulla realtà, sul Sé e sulla relazione affettiva e sessuale con l'Altro. Un insieme di "variabili umane" che vagano in una terra di confine senza riconoscibilità, luogo-non luogo di storie vere e di identità mancate che si svelano come percorsi in definizione.
Lo spettacolo della Compagnia Atopos è innanzitutto una prova di coraggio, una partitura scenica in cui il tema dell'ambiguità si declina in un linguaggio che richiama le forme epiche dello spettacolo di varietà, nella sua dimensione aperta, grottesca, antinaturalistica, plurale. Prende così forma un urlo di vita, parossistico e indigesto, una tragicommedia sull'ignoranza e sulla ricerca, uno spettacolo tecnicamente pulito, emotivamente sporco
La Compagnia Atopos, con la direzione artistica di Marcela Serli, sviluppa un progetto di studio teatrale sull'identità di genere, costituito da laboratori itineranti e aperto a dimensioni espressive, quali l'editoria, la fotografia, la produzione video. Un percorso condiviso da artisti professionisti e gente comune appartenenti a minoranze sessuali e di genere. I temi approfonditi sono l'amore, la sessualità, il controllo sociale, le pari opportunità e il transgenderismo come «sintesi una e molteplice dell'eros liberato», secondo la definizione di Mario Mieli. Variabili umane fa parte di una prima "trilogia sul genere", che comprende anche Dell'umiliazione e della vendetta (2015) e Homini (2015), cui è seguito un altro trittico, The Gender Show, che ha debuttato al Teatro Franco Parenti nel 2016.
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