CIAULAtotheMOON

Fuori Stagione

Sabato 30 gennaio 2016 - ore 20.45 

CIAULAtotheMOON è una storia liberamente ispirata alla novella di Pirandello Ciaula scopre la luna e delicatamente combinata all'esperienza di vita di una donna del sud. Un viaggio nella stanza piena di vecchi giocattoli di un bambino abbandonato, che bambino pìu non è. Incubi e sogni fino alla fine.

 

Ass. Arbalete, Fondazione Campania dei Festival,
E 45 Napoli Fringe Festival

Teatro - Danza con spettatori sul palco

di nO (Dance first. Think later)
ideazione e regia di Elena Gigliotti
con Giuseppe Amato ed Elena Gigliotti
coreografie di Claudia Monti
costumi di Giovanna Stinga
luci di Dario Aita

CIAULAtotheMOON è una storia liberamente ispirata alla novella di Pirandello Ciaula scopre la luna e delicatamente combinata all'esperienza di vita di una donna del sud. Attraverso una serie di interviste, filmini rubati, racconti nella notte, lingua e corpo si fondono dando vita a momenti di realismo in un presente illuminato da un vecchio neon, e momenti "altri", del passato, più astratti, in cui il corpo riassume i ricordi e la luce si affievolisce attraverso il calore di una ribalta "povera", nostalgica come un film antico.
La musica è protagonista quanto gli interpreti. Quanto il corpo. Quanto la parola. È infatti difficile trovare una categoria teatrale per questa creazione. Si potrebbe definire CIAULAtotheMOON un viaggio. Nella stanza piena di vecchi giocattoli di un bambino abbandonato che bambino più non è. Incubi e sogni fanno visita. Fino alla fine.

«Questa è la storia di Ciaula che scopre la luna. E di sua madre. Che ha smesso di cullarlo, appena si è fatta notte. Nell'atmosfera asfissiante di un sud mai deciso, un matrimonio ancora acerbo va a finire. E ne rimane il frutto. Un figlio. Mezzo scemo. Che rimane così, mezzo scemo, nella sua vita scema. Nei suoi ricordi. Scemi. Una donna gli muore nei sogni, nei pensieri, e nei perché. Nelle fantasie. Nelle sue canzoni stonate. E quando le luci si spengono, si invocano disperate carezze. E occhi grandi. E amore. E mamma. Che abbandona. E non torna più. Una danza di corpi e parole dagli anni '50 al tempo che non esiste». - Elena Gigliotti

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