Incontro con le autrici di "Sconcerto in una Stanza" e presentazione del libro "A tu per tu con il mondo" di Giuseppe Milan

Teatro Comunale di Pergine

Giovedì 15 settembre 2022 - ore 18.00

     

Incontro con le autrici dello spettacolo "Sconcerto in una Stanza" e presentazione del libro "A tu per tu con il mondo" di e con Giuseppe Milan

Ingresso libero
 




L'incontro introduce lo spettacolo Sconcerto in una stanza di venerdì 16 settembre.

La ferita è il nostro punto di partenza: non rimuoverla ma inglobarla e trasformarla in azione creativa. Come nel Kintsugi giapponese - letteralmente l’arte di riparare con l’oro - se un oggetto viene rotto, i pezzi vengono ricomposti e incollati insieme con un materiale prezioso. Esaltare il valore della frattura e della cucitura, la cicatrice diviene elemento di bellezza. Questo ispira la nostra performance: fare a pezzi la propria vita per poi prendere e ricomporre ciascun frammento esaltando le cicatrici come elementi preziosi.
L’opera d’arte è l’artista: il suo rapporto con il pianoforte, con lo studio, la memoria, l’ispirazione e la sua assenza, la noia, l’attimo prima di suonare, il gioco, l’improvvisazione, l’ironia, la solitudine e lo sconcerto. Come in un flusso di coscienza, parole, gesti e musica scaturiscono dall’incontro con oggetti, luci e ombre della Stanza e ricompongono davanti ai nostri occhi i frammenti di un vissuto che si fa atto artistico.
La Stanza è un luogo fisico e dell’anima, un esterno - interno dai confini netti e valicabili. Qui abitano oggetti ed elementi concreti che rimandano a parti della donna, della sua vita, i suoi luoghi, gli stati che la attraversano. Nella stanza si può sentire qualcosa che viene da fuori: il suono della strada, il bosco, qualcuno che parla al di là della porta. La stanza è il luogo in cui studiare, il luogo del riposo, del sonno e dell’incubo. La stanza è il luogo della concentrazione e delle distr-azioni possibili.
Un’Ospite entra nella stanza. La donna reagisce come vuole: la scaccia, la ignora e continua quello che stava facendo, oppure la accoglie e dialoga con lei. L’ospitalità ha a che fare con il riconoscimento della propria identità oltre che dell’altrui. Giulia Pardi, figlia della donna nella stanza, violoncellista e danzatrice, è elemento di disturbo e interazione feconda. Porta se stessa nella stanza, danzando questo luogo e facendolo propio, e amplifica le possibilità creative della performance.

Progetto RelAzioni Sonore 2022-23 suoni/mondi/incontri/linguaggi a cura dell'Ass. Cult. ARTE20
Con il contributo della Fondazione Caritro

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Ingresso libero

 

                          

                                                                     

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