7 minuti
Stagione Comune di Pergine
Lunedì 21 marzo 2016 - ore 20.45
«Parliamo di lavoro, di donne, di diritti, lo faremo dando voce e anima a undici protagoniste operaie. Il teatro può davvero essere luogo di denuncia senza mai rinunciare alla produzione di emozioni, questo ho fatto finora e continuerò a fare con "7 minuti"» Alessandro Gassman.
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Teatro Stabile dell'Umbria, Teatro Stabile del Veneto
di Stefano Massini
con Ottavia Piccolo e Paola Di Meglio, Silvia Piovan, Olga Rossi, Balkissa Maiga, Stefania Ugomari di Blas, Cecilia di Giuli, Eleonora Bolla, Vittoria Corallo, Arianna Ancarani, Giulia Zeetti
regia di Alessandro Gassmann
«"7 minuti" di Stefano Massini, basato su un episodio realmente accaduto in una fabbrica francese, è, in questo passaggio storico, il testo che andavo cercando. Parliamo di lavoro, di donne, di diritti, lo faremo dando voce e anima a undici protagoniste operaie che ci permetteranno di raccontare, con le loro diverse personalità, le paure per il nostro futuro e per quello dei nostri figli, le rabbie inconsulte che situazioni di precarietà lavorative possono scatenare, le angosce che il mondo del lavoro dipendente vive in questo momento. Il linguaggio di Massini è vero, asciutto, credibile, coinvolgente, molto attento e preciso nel descrivere i rapporti e i percorsi di vita di undici donne, madri, figlie, tutte appunto diverse tra loro, ma capaci di raccontarci un'umanità che tenta disperatamente di reagire all'incertezza del futuro. Ottavia Piccolo, Blanche, rappresenterà, tra questi undici caratteri, la possibilità di resistenza, il tentativo di far prevalere nel caos la logica, la giustizia, una sorta di "madre coraggiosa" che tenta di indicare una via alternativa. Il disegno registico, come mia abitudine, si concentrerà sul tentativo di dare verità a queste anime, descrivendone, in una scenografia iperrealista, tutte le diversità, emozioni, incomprensioni, tentando, come sempre, di amplificare le emozioni già presenti nel testo. Il teatro può davvero essere luogo di denuncia senza mai rinunciare alla produzione di emozioni, questo ho fatto finora e continuerò a fare con "7 minuti"» (Alessandro Gassmann).